UNA TRADIZIONE FATTA DI PERSONE

Al San Domenico dire famiglia non è semplicemente una questione di sangue. E’ il condividere uno stile, una tradizione che non è mai un punto nel passato, ma solide basi su cui continuare a creare a inventare, ad armonizzare sinfonie di gusto e passione.
Il San Domenico è un luogo dove si cresce, dove si lavora insieme giorno dopo giorno per far conoscere e apprezzare il meglio della cucina emiliano romagnola, dove ogni azione condivide la stessa passione e cura per il benessere degli ospiti. Dove ognuno, dallo chef al cameriere può ogni giorno esprimere il meglio di sè in quello che fa e continuare a portare avanti nel tempo una storia iniziata ormai 50 anni fa dall’intuizione geniale di Morini.

VALENTINO E MASSIMILIANO: IL BUONO SI IMPARA IN CASA

Oggi Massimiliano Mascia, nipote di Valentino rappresenta la nuova generazione del ristorante nonché un segno di continuità nell’innovare e nel rinnovarsi, conservando allo stesso tempo solide radici nella tradizione gastronomica italiana.
Il suo percorso inizia a soli 14 anni: per 5 anni, fino al diploma alberghiero, alterna la presenza in cucina con gli studi e, terminata la scuola, inizia i suoi viaggi con lo scopo di ampliare le proprie conoscenze su materie prime, tecniche e sapori. Negli Stati Uniti comprende l’importanza dell’organizzazione del lavoro. In Francia approfondisce la tecnica di cucina e percepisce il grande valore della storia e della cultura gastronomica. In Italia studia attentamente la materia prima, una materia prima che non ha eguali nel mondo per livello qualitativo.
Del suo curriculum citiamo in particolare le esperienze italiane al Ristorante Vissani e al Ristorante Romano di Viareggio, quella statunitense all’Osteria Fiamma di New York e quelle francesi prima alla Bastide Saint Antoine e infine a Parigi alla corte del pluristellato Alain Ducasse al Plaza Athenée.

NATALE E GIACOMO: L’ACCOGLIENZA E' UN’ARTE

Natale rappresenta l’accoglienza del San Domenico fin dal 7 marzo 1970, il cliente diventa ospite ed il suo compito è quello di far si che un pranzo o una cena diventino un’ esperienza a 360 gradi senza essere limitata al piatto.

Giacomo, con freschezza e professionalità eredita il saper fare delle grandi sale italiane cucendo un abito perfetto all’esigenza di ogni ospite per rendere l’esperienza unica e magica.

Francesco Cioria

Francesco è un sommelier «profiler» che fa del suo lavoro un’arte. Nel suo impegno al San Domenico vini devono accompagnare ed esaltare le pietanza, ma non solo: devono essere speculari all’indole e ai desideri dei commensali.
A trent’anni Francesco Cioria ha già alle spalle una carriera di successo. Originario di Vallata (Avellino), dopo il diploma alberghiero ha inanellato esperienze in Italia e all’estero: a Roma, all’hotel 5 stelle La Posta vecchia, a Londra al ristorante stellato Semplice e al Searcys.
Tra il 2011 e il 2012 è per la prima volta al San Domenico per un tirocinio e nello stesso periodo completa il percorso per diventare sommelier Ais.
Alla fine del 2012  in Australia, partecipa all’apertura di ristoranti a Brisba-ne e Sindney. Alla fine del 2014, ritorna al San Domenico.
Nel 2016 viene nominato «Miglior sommelier d’Italia» nell’ambito del Best Italian Wine Awards.
Nel 2018  si è aggiudicato il premio speciale “Dire fare sognare”, promosso da Partesa (gruppo Heineken Italia) ed è stato insignito del titolo di «Ambasciatore dello champagne», assegnato dal Comité Champagne.

LA BRIGATA DEL SAN DOMENICO

Giovanni Mattina, Capo Pasticcere

Helena Pasi, Pasticceria

Samuele Mazzocchetti, Primi piatti

Soky Dhabi, Cameriera

Leandro Spitaleri, Pesci

Lucia Mansueto, Cameriera

Lorenzo Di Pofi, Carni

Barbara Barnabà, Amministrazione

Gabriele Macchia, Antipasti

Dragiza Zivanovic,